08 luglio, 2006

Life bugs (parafrasando un noto film d'animazione)

E' sabato sera, sono le ore 22:20 e sono fermo a letto per una piccola complicazione verificatasi durante l’operazione al mio “dentino”. Dice il dottore che domani starò sicuramente meglio. Per ora, per calmare il dolore, mi hanno dovuto sedare con un antidolorifico molto potente. Pazienza, … cose che succedono (ma questo il dentista non me l’aveva mica detto!).

In questi due giorni, oltre che al mio dente che non esiste più (o quasi – te l’ho detto che ci sono state “complicazioni”) ed al dolore lancinante, mi è capitato di pensare a tante cose:

  • ai miei poco più di 3 anni a Milano;
  • al mio quasi 1 anno a Roma;
  • al mio ritorno temporaneo a Napoli;
  • alle persone che ho conosciuto e agli amici che ho perso lungo il mio cammino (che sono state molti – mi fermo qui perché altrimenti mi metto a piangere!);
  • agli amori che non ho vissuto ed a quelli che sono terminati prima di nascere;
    alla mia carriera che s’è fermata (o dovrei dire spezzata) nel più bello ed al mio futuro mai così incerto;
  • alle mie paure di essere umano, alle mie incertezze di uomo, alle mie mille battaglie perse, che non ho voglia di combattere più;
  • a mia madre con i suoi problemi ed a mio fratello con i suoi incubi, e a mia cognata con la sua tristezza di "non essere ancora mamma" che gli leggo negli occhi;
  • alla luna, alle stelle ed al mare al quale non potrei rinunciare mai;
  • alle cose che non ho ancora fatto, a quelle che non farò mai ed a quelle che non avrò il coraggio di fare mai;
  • alle parole, alle dolcezze, agli sguardi delle persone che mi hanno voluto bene veramente e che non vedrò più;
  • ai sentimenti ed alle emozioni che si sono sopite per sempre nel mio cuore;
  • ai sorrisi delle mie due nipotine;
  • ai tanti "tomi" della mia libreria che ho sfogliato, studiato, deriso, sui quali ho sudato, che ho dovuto imparare a memoria, dimenticati in una notte soltanto, lanciati dalla finestra, ripresi per strada;
  • alle vacanze di quest'estate, che non sto organizzando (anche se avevo deciso che dopo anni difficili in cui non me le sono potute permettere, quest'anno le avrei fatte) perchè non c'è nessuno con me ad organizzarle;
  • alla mia fede, ai miei dubbi, al mio Dio, che puntualmente, decide che me la devo cavare sempre e comunque da solo.


Sono questi i momenti in cui sei nudo con te stesso e in cui vedi bene dentro di te quello che sei stato, quello che sei diventato, quello che sarà il tuo futuro. Questi momenti, io li chiamo: "la constatazione del nostro niente!"

Clopin

9 commenti:

Anonimo ha detto...

clopin la tua vita non è peggiore di tante altre,devi essere + ottimista e pensare che cmq hai avuto tante esperienze, tutto passa e tutto scorre
piv

Anonimo ha detto...

invece io la capisco questa malinconia...
un bacio
viola21

Clopin ha detto...

>>piv: attimi di malinconia capitano a tutti e soprattutto alle persone sensibili; quelle che sono apprezzate e stimate da tutti ma che nessuno si prenderebbe mai.

>>viola: grazie

Bacioni a tutti
Clopin

Anonimo ha detto...

clopin uffaaaaaaaaaaa piv

Anonimo ha detto...

hai ragione clopin!
troppa sensibilità non paga..
e capisco la tua malinconia
baci
flower

Clopin ha detto...

>>piv: cosa c'è?

>>flower: you're so sweet!

Clopin

Anonimo ha detto...

CLOOOOOOOOOOPIIIIIIIIIIIIIN

torna sto blog aspetta 'a te'!!!!!


viola21

Anonimo ha detto...

clopino bellooooo!
ti chiedo scusa, daiiiiiiiii!
ho messo una toppa a colore!!!!!
please!!!!!!!

viola21

Clopin ha detto...

viola: xkè devi chiedere scusa? Ho qualke piccolo problemino tra lavoro e "dentino cattivo". Ma io sono sempre qui!

Clopin