12 marzo, 2007

Essenzialità



Che distanza c'è tra la vita che vorremmo avere e la vita che effettivamente abbiamo?

17 commenti:

Viola ha detto...

Un abisso..almeno nel mio caso caro Clopin...
Tutto sta nell'avere una grande forza d'animo e tanta volontà...
Vale la formula "Volere è potere"???
A volte penso di si.
E' che spesso abbiamo paura...di esporci troppo.Di non riuscire ad avere la vita che desideriamo anche se ce l'abbiamo messa tutta.La paura di fallire. Non "scendendo in campo" rendere tutto più facile e giustificabile.
Ti bacio Clopin.

Clopin ha detto...

Mia piccola, grande Viola, come un raggio di luce che filtra tra nuvoloni grigi ed illumina onde del mare adirato, in questo momento mi è chiaro! E sorprendo la lacerazione che c'è tra quello che sono e quello che vorrei (o avrei voluto) essere. Rinunciare a ciò che si è costruito, demolire il proprio "castello di sabbia", per poi rimettersi al lavoro, a costruire qualcosa di diverso. Ma è vero che abbiamo paura di fallire, perchè ci sentiamo già falliti (parlo per me), quella paura che ci rende prudenti di fronte alle novità della vita e che ci rende schiavi quando di novità ce ne sono ben poche.

Ti bacio anch'io, mia piccola stellina
Tuo Clopin
P.S. Complimenti per l'esame!

Anonimo ha detto...

Credo che la risposta sia 'una vita'.
Io sono convinta che fra molti anni, (spero), quando rivedrò tutta la mia esistenza mi sentirò bene e in pace con me stessa, anche se non sarò quello che avrei voluto, sarò arrivata comunque, chè ogniuno di noi cerca di fare il meglio per se, in tutte le situazioni. E' quasi impossibile volersi talmente male da fallire, sono convinta che pretendere molto da noi stessi sia importante, ma non più importante del volersi bene e di rispettarsi come ogni umano deve. Io non so che cosa ti spinge a vederla così in bianco e nero, ma vedere delle sfumature grigie mi porta a pensare, che non tutto è perduto e che la tua sensibilità riesca ad impermeabilizzarsi e possa divenire una corazza impenetrabile.
Ti abbraccio forte.
Baci.

Clopin ha detto...

Sai a cosa pensavo, mentre leggevo il tuo commento, kiara? Al significato di ciò che si fa e dei pensieri/parole che si dicono. Io sono fatto così: per me o è bianco o è nero! Non dico che non esistano altri colori (a volte li vedo anch'io, che credi?), ma è difficile per me realizzare tutte le sfumature delle cose: impazzirei. Ma fa solo parte del mio carattere.

Il fallimento, di cui parlo, non deve essere letto in chiave negativa ma propositiva di "ricostruzione". E' questa l'essenza della mia vita: quando qualcosa si distrugge, va ricostruita (una specie di fenice). Ma, forse, è solo un pensiero troppo complesso e troppo intimo da essere condiviso e capito.

Desidero che la mia sensibilità sia sempre esprimibile, perchè se essa è una componente importante di me, deve sfogarsi senza farsi limitare dalla mia innata timidezza sociale. Ma non so perchè, questo incute paura negli altri. La mia libertà di idee e di emozioni, e la mia irrefrenabile insaziabilità nel nutrirmi di emozioni e nel cercare di donare le mie emozioni, si scontra con il "perbenismo" che mi circonda. Ma non sortisce l'effetto sperato, anche se mi lascia un nonsoché di amaro in bocca.

Ti abbraccio forte anch'io, sorella kiara
Clopin

Carmen ha detto...

Dipende dai momenti ... in alcuni attimi si riesce a vivere tutto cio' che si vorrebbe nel momento esatto che vorremmo ... altre volte pultroppo forse per cio' che ci circonda forse perchè infondo non si puo' sempre cambiare il corso degli eventi si fa l'opposto che si vorrebbe realmente ... bisognerebbe non accontentarsi e riuscire a ottenere cio' che desideriamo "la vita che vorremmo avere" ma tutto cio' che ci circonda influisce sulle nostre scelte e decisioni l'importante che cio' che abbiamo ci rende felici e cio' che vorremmo c'è sempre chiaro in mente come un obbiettivo da raggiungere!
Un bacio
P.s mmm ho fatto un discorso poco comprensibile :D

Anonimo ha detto...

la vita che ho non si avvicina nemmeno lontanamente alla vita che vorrei avere e che vive solo nella mia fantasia.
un bacio clopino!





p.s. clopino, ho cambiato l'indirizzo del blogghino... ;)

Anonimo ha detto...

clopino, cambia il link e fai come se lastellapolar non esistesse più ;)

sonia ha detto...

Nessuna distanza. Il presente non esiste.

Ti abbraccio forte, e grazie per essere tornato a postare...il video è bellissimo e anche la musica.

Clopin ha detto...

>>carmen: poco comprensibile? forse un tantino ... scherzo! Il tuo commento va letto molto attentamente. Personalmente, sono uno di quelli che pensa che devi fare di tutto per cercare di ottenere quello che vuoi; che tutto dipende da noi, che dobbiamo farcela con le nostre forze. Poi le cose non vanno come vorresti (da qui la mia domanda) e questo mi turba perchè mi rendo conto che non basta la mia sola volontà. E qui, mi arrendo all'inevitabile e smetto di combattere. Perdo, cado, ... poi recupero le forze, mi rialzo e riprendo il mio cammino, ostinatamente. E questa la si può chiamare vita ?! ...

>>viola21: violetta mia, grazie, ho capito ed ho fatto l'aggiornamento. Ti piacerebbe vedere realizzata almeno in parte la tua fantasia? Io cerco di provarci, non riuscendoci mai, ma ci provo. Vorrei che fosse così anche per te (e ti sono vicino). P.S. Ho salutato il mare ... tu sai!

>>sonia: volendo filosofeggiare, il presente, in realtà, esiste, solo che noi non lo percepiamo. Un filosofo greco (ma non ricordo chi, per la precisione), diceva che la scrittura e il ricordo, sono testimonianze dell'esistenza di un presente, anche se già passato. Siamo in bilico, quindi, tra un passato che ricordiamo e un futuro, realmente inesistente, perchè solo idealizzato nella nostra mente e noi nostri cuori. Cosa tiene viva la nostra speranza di un 'domani migliore' allora? Mi viene in mente una frase tratta dal film 'La finestra di fronte': "Non si accontenti di sopravvivere, lei deve 'pretendere' di vivere in un mondo migliore e non soltanto sognarlo" ... grazie. La musica di sottofondo è tratta da un film/telefilm degli anni settanta ("Attenti a quei due") e il video ... beh si capisce dov'è girato! T'abbraccio forte!

Clopin

sonia ha detto...

Arrivarci al "lei deve pretendere di vivere". In questo periodo sento addosso delle paure che mi inducono all'accontentarmi di sopravvivere. Sono paure stupide, e me ne rendo conto, ma solo che quando si incementano fanno fatica a smollarsi.Quindi oltre il mio naso non sto vedendo assolutamente nulla.

Un abbraccio clopino

Clopin ha detto...

Capisco, cara Sonia. Non sei l'unica ad essere pervasa da stupide paure. Io cerco di non portarle allo scoperto, ma a volte prendono il sopravvento (sempre nei momenti meno opportuni) e si impossessano delle mie azioni. Ma cerco di restare sempre e comunque quello che sono: un uomo con le sue debolezze, con i suoi valori e con i suoi incubi.

Ti abbraccio
Clopin

Anonimo ha detto...

La distanza...hai usato il termine giusto perchè la vita è un percorso, molto accidentato, e dipende dalla nostra forza di volontà arrivare alla meta, ovvero dare un senso alla propria esistenza. Un saluto

Anonimo ha detto...

thank you ;)

Morgan ha detto...

Ciao, volevo segnalarvi che l'iniziativa PRO BENITO ha portato ad un primo passo concreto. Guardatevi il video, scusate il disturbo e a presto.

Morgan

Unknown ha detto...

Nessun abisso..tra la vita che volevo e la vita che ho.. Non posso dire di starmi accontentando di quello che ho.. Quello che ho l'ho cercato, voluto... Ma come tutti, anche stando bene, cerco sempre di stare meglio..

Roberta

KayzerSoze ha detto...

La vita che vorremmo avere non si discosta molto dalla vita in cui abbiamo.
La differenza tra le due nasce dal fotto che la vita che abbiamo rientra nei canoni del "possibile" la vita che vorremmo spesso sconfina nella "fantasia".... Spesso ma non sempre, in più bisogna inserirgli un errore relativo causato dagli eventi del tempo e del destino.


Bella riflessione...
Kayzer(Freud)Soze

Clopin ha detto...

>>mad: cito Stefano Satta Flores: "...sprecare la propria vita è il migliore degli usi possibili!". Hai cambiato look? Ciao fratello ...

>>morgan: nessun disturbo, anzi mi fa piacere. Ho letto di Benito e sono contento che abbia avuto un esito così fausto. Ciao morgan, saluta Benny.

>>roberta: e si vede che stai meglio, che hai realizzato quel che volevi o almeno quel che speravi. Torna roberta, torna qui, quando puoi, quando vuoi, quando hai bisogno di trovare un nuovo sogno.

>>kayzer: mio generale, non sempre, non spesso, la "vita che vorremmo avere" sia sempre e solo di fantasia. L'errore non lo inseriamo certo di proposito, ma solo d'istinto perchè è semplice complicarci l'esistenza. Per questo abbiamno inventato la metafica ed il trascendentale. Grazie per esser passato" (P.S. Io sono Jungiano)

Clopin